Ultima modifica: 4 Aprile 2022

Uniti per la pace – #SayNOtoWAR

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
(Art. 11 della Costituzione)

Di fronte agli ultimi avvenimenti bellici non possiamo rimanere indifferenti: la scuola non è solo studio, apprendimento dei saperi, ma è anche luogo di crescita civile e di cittadinanza. Su invito del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi la Secondaria di Primo grado dell’ Istituto Comprensivo “F. De Sanctis” con l’hashtag “SayNOtoWAR” si unisce all’Italia intera e propone alle nostre studentesse e ai nostri studenti riflessioni e attività volte alla comprensione dell’attuale conflitto ucraino-russo.

Galleria foto Secondaria di I grado #SayNOtoWAR

La guerra secondo noi – #SayNOtoWAR

La scuola primaria da giorni è intenta a sensibilizzare gli alunni, dalla classe prima alla quinta, alla “PACE” e al “Rifiuto della guerra”, gli alunni riflettono su ciò che stiamo vivendo, sulla sofferenza  di amici, uomini e donne in lotta tra loro e sulla necessità di vivere tutti…UNITI PER LA PACE!

Galleria foto Primaria

I piccoli alunni della scuola dell’Infanzia riempiono dei colori della pace tanti cuori, bandiere, disegni e cartelloni, per manifestare contro la guerra, con la loro purezza.

Galleria foto Infanzia

Mercoledì 2 marzo il nostro istituto ha voluto esprimere vicinanza al popolo ucraino e soprattutto dire fermamente “no” alla guerra, attraverso un momento di preghiera. Lo abbiamo fatto unendo online, cuore a cuore, tutte le classi con la sede centrale dove, in collegamento c’erano la nostra preside, con i parroci dei paesi in cui sono ubicate le nostre scuole. Centinaia, tra bambini, ragazzi e docenti, abbiamo pregato insieme.

Foto “Una preghiera per dire NO alla GUERRA”

Di seguito, l’invito alla preghiera e le profonde parole della nostra preside, prof.ssa Rosaria Perrotta.

 

“Una preghiera, solo una preghiera.

Non è la stipula di un trattato di pace.

Non è la certezza che la guerra finisca.

Non è il ritorno alla vita quotidiana, alle piccole cose della nostra esistenza.

È solo una preghiera.

È solo la forza della speranza che ci fa sentire vicini.

Ci siamo distratti per un po’.

Il mondo ha vissuto tutti i suoi drammi e noi guardavamo altrove, verso un altro orizzonte.

La pace richiede attenzione, non tollera distrazioni,

significa costruire ogni giorno, non è distruzione.

Le rovine non appartengono alla pace;

Il fragore assordante e sinistro delle esplosioni non appartengono alla pace.

Non si parla di pace mentre si prepara la guerra: non c’è il silenzio necessario nel rumore spaventoso delle macerie cadute,

nel pianto dei bambini che non vogliono morire, non conoscono il buio, vogliono la luce, l’arcobaleno dipinto in mezzo alle nuvole.
Questa pace chiediamo,

quella del silenzio di chi si pone ad ascoltare.

Il silenzio della preghiera di tutti,

perché la preghiera non è solo supplica a Dio, ma è comunione, è la forza per dire: noi siamo qua, non distraetevi, siamo qua e ora a chiedere attenzione per noi, per tutti, per le mamme e i bambini, per i papà soldato che piangono tenendo la mano dei propri figli che sono costretti a lasciare.

Non è naturale la guerra.

Non è naturale il dolore.

Non è naturale tutto questo.

La nostra preghiera deve essere forte, coraggiosa, costante, instancabile.

Deve essere speranza ma anche certezza e fiducia.

Questa forza ci deve riportare la pace perduta.

Myr in ucraino significa Pace.

Allora Myr, Shalom, Pace in tutte le lingue del mondo, con tutta la forza del mondo Myr”.




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